PROTOTYPE, PC

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leons.kennedy
view post Posted on 8/4/2010, 18:12     +1   -1




Ai miei tempi, i supereroi erano diversi. Attenzione, non ho nessuna intenzione d'iniziare in questa sede una tirata da pensionato ai giardinetti, per lamentarmi di tutto e tutti così per passatempo. Però nel vedere quel numero 18 scritto sulla cover di Prototype, gioco violento e adrenalinico nel quale il protagonista si “ricarica” e “cresce” sventrando o tagliano in due nemici e semplici passanti, riducendogli in una poltiglia sanguigna che poi assorbe, ho ripensato all'ingenuità degli Spiderman e Capitan America di una volta, che piuttosto che ammazzare qualcuno si facevano pestare e sbatacchiare dal cattivo di turno per pagine e pagine dell'albo settimanale appena uscito. Al punto che ricordo ancora come il gioco di ruolo cartaceo sui Marvel prevedesse fortissime penalità per chi uccidesse un essere umano, a meno che non si tDa quest'esordio avrete capito di cosa andiamo a parlare. Prototype sta a Spiderman come GTA sta al gioco di “guardie e ladri” che i nostri nonni e papà praticavano nei giardinetti, quando ancora non erano terreno di caccia di bulli, tossici e malviventi vari. Il gioco è basato su un free roaming totale, reso ancor più godibile dalla possibilità di arrampicarsi sugli edifici, compiere salti incredibili, volteggiare meglio del campione mondiale di parkour acrobatico e il tutto senza rischiare nemmeno un graffio. Fin qui nulla di male, anche se nulla di nuovo visto che abbiamo appena smesso di accompagnare il protagonista di Breakdown e l'affascinante Faith di Mirror's Edge nelle loro scorribande aeree. Il parkour è di moda e fa vendere, evidentemente. Il teatro delle vicende del protagonista, Alex Mercer, che una campagna mediatica aggressiva vorrebbe trasformare in personaggio carismatico, idolo dei game geeks del pianeta, è una New York vasta quanto spoglia. Se sono immediatamente riconoscibili alcuni angolo turistici della Grande Mela, come Times Square, l'Empire State o il Chrysler Building, il resto è una sequela di palazzi e strade più o meno anonimi, tra i quali anche newyorchesi navigati, come la Carrie Bradshaw di Sex and the City perderebbero l'orientamento. Hell's Kitchen somiglia a Central Park West, tanto per capirci. Chi ha bazzicato sull'altra sponda dell'Atlantico potrà comprendere cosa intendo.
Alex è un supereroe. Suo malgrado, visto che esordisce risvegliandosi su un tavolo d'obitorio e scoprendo, poco a poco, di essere dotato di poteri prodigiosi che vanno, appunto, dal poter scalare un grattacielo semplicemente correndo su per la facciata a vetri al compiere balzi di centinaia di metri, all'essere quasi invulnerabile ai traumi al poter modificare, e qui le cose iniziano a farsi interessanti, parti del corpo, trasformando le braccia in lame, scudi, martelli e simili ammennicoli.rattasse di un fatto accidentale.Lungi dal voler utilizzare simili utensili per rifinire le siepi, come l'Edward di un celebre film con Johnny Depp, il nostro eroe comincia a prendersela contro tutti e tutto, a partire dai soliti militari che potrebbero essere i veri responsabili dell'infezione che sta trasformando gli abitanti della città in pericolosi zombie-mutanti assassini. Un momento! Prima di cambiare pagina alla ricerca di qualcosa di davvero nuovo, con la bocca impastata dall'amarezza di aver di fronte l'ennesimo minestrone di generi diversi ottenuto rubacchiando qua e là, fatemi finire!
Prototype, in verità, presenta aspetti assolutamente apprezzabili, primo fra tutti proprio il free roaming che viene arricchito da un sistema di controllo immediato e amichevole, in grado di permettere anche ai neofiti acrobazie davvero sbalorditive, oltre alla quantità di poteri sbloccabili e di abilità apprendibili (il più delle volte ammazzando e assorbendo lo sventurato che le conosce), un po' alla volta, nel corso della trama, e alla quantità dei sub-quest che vi terranno impegnati ben più delle otto-nove ore che impiegherete a completare la storia principale. Buon per voi, perché di multiplayer non c'è traccia e quando sarete entrati nello spirito del gioco, che basa gran parte della sua sceneggiatura sulla figura solitaria di Alex, che combatte contro tutto e tutti, capirete come l'implementazione di un sistema multigiocatore avrebbe portato, ne sono certo, ad una snaturazione del gioco che sarebbe diventato qualcosa che non è.
La possibilità di compiere libere scorribande tra una missione e l'altra, e di non trovarsi mai la strada sbarrata da ostacoli insuperabili, lascia come potete capire parecchie opzioni tattiche nelle mani di chi gioca, regalando un senso di libertà e premiando, a più riprese, lo spirito d'iniziativa di chi vorrà escogitare soluzioni alternative per approcciare le missioni più articolate. Altro punto a favore di un gioco che merita una sufficienza piena, lo ribadisco, pur con i suoi difettiIl problema è che, dopo un po', avrete sbloccato e imparato ad usare parecchi poteri interessanti (a proposito, mollate tastiera e mouse e dotatevi di un gamepad Microsoft per Xbox 360, altrimenti verserete lacrime e sangue!), vi sarete tolti lo sfizio di strappare via il portello di torretta di un carro armato Abrams (facendo cose indicibili allo sventurato equipaggio, testimoniate dalla fontana di sangue che eromperà dall'apertura dopo il vostro ingresso...) e di prendere al volo, in senso letterale e con il solito scempio dell'equipaggio, un elicottero d'attacco Apache. Non male anche la capacità di assumere la forma di chi avete ammazzato e assorbito, che consente di tenere lontani gli inseguitori per un po' e di avere accesso a luoghi e conoscenze altrimenti preclusi.E poi? La noia è in agguato, tra uno scuolabus afferrato e scagliato contro i nemici e un eccidio di massa perpetrato alla ricerca d'energia da assorbire per ricaricarsi e progredire nell'esperienza, attenuata solo dall'occasionale scoperta delle memorie di una delle vostre vittime, assorbita assieme ai suoi miseri resti e utile per dipanare la matassa dell'intrigo che fa da canovaccio alla trama principale. Non temete, le rivelazioni arriveranno, un po' alla volta, anche se non saranno tali da farvi schizzare all'impiedi sulla seggiola, quando scoprirete qualcosa di più sulla misteriosa epidemia e sul vostro sinistro passato. Quello che continua a perplimermi è la necessità di fare dell'eroe del gioco una specie di mostro sanguinario, o macchina da omicidio che dir si voglia, al quale si stenta, dall'inizio alla fine della storia, a trovare un'anima umana sepolta da qualche parte. E questo nonostante gli sforzi degli sviluppatori di dipingere il protagonista come un individuo tormentato che sì, ha il potere di strappare un uomo in due come un foglio A4, ma non è che lo faccia perché è cattivo davvero. Il risultato, date le sempre più stringenti norme sulla censura, è il divieto ai minori che, visto l'approccio decisamente adolescenziale della trama, potrebbe essere ritenuto penalizzante per il futuro del gioco su un mercato affollato d'illustri concorrenti. Il fatto è che, non nascondiamoci dietro un dito, il limite PEGI lo applicano forse solo allo spaccio interno del vaticano, e anche se così non fosse, voglio vedere quante mamme e papà sanno resistere al piagnisteo del figlio quattordicenne che non vede l'ora di andare in giro (virtualmente) per New York a “spiezzare in due” qualche sventurato più o meno coinvolto nella storia.
Uno approccio tanto “grafico” richiede per rendere al meglio il supporto di un motore adeguato, comunque, capace di dettaglio elevato. Se poco o nulla si può imputare alle animazioni dei personaggi umani di Prototype, tutti dotati di sufficiente realismo da risultare credibili, una nota dolente è rappresentata proprio dalla New York virtuale, che assomiglia per molti versi molto più alla Liberty City dei vecchi tempi che alla sua controparte reale. Anche gli effetti visivi, come esplosioni e demolizioni varie, che pure fanno nel gioco la parte del leone, sono realizzati con una tecnica che è ben lungi dallo stato dell'arte attuale, complice anche la necessità di mantenere risorse a disposizione per la fluidità del frame rate e per scongiurare il pop-up tipico di certi titoli free roaming dei primi tempi. Il fatto che il gioco sia anche parecchio esigente in termini di hardware potrebbe far indispettire chi, da un titolo simile, si aspettava di più sul piano grafico. Parziale compensazione arriva, come spesso accade, dal comparto sonoro che fa la sua parte egregia sia nel parlato che negli effetti, decisamente fumettosi ed esagerati, proprio come uno si aspetterebbe.
Il risultato finale, quindi, che ci vede d'accordo con quanto scritto da Davide Ottagono su queste pagine nel recensire la versione per PS3 del titolo, è senz'altro quello di un titolo con dei meriti. Pur con parecchie riserve sull'eccesso di violenza che, dopo un po', finirà per lasciare stuccati tutti quanti, fra voi, non trascorrono un pomeriggio alla settimana sul lettino dell'analista, e su un aspetto complessivo un po' troppo ripetitivo e scarno per accontentare palati esigenti, Prototype ha i numeri per rappresentare un ulteriore passo verso una nuova generazione di titoli d'azione, pronti a sperimentare soluzioni alternative, tra cui la scoperta della terza dimensione (in altezza) di un gameplay free roaming. Un po'come dire che i ragazzi di Radical hanno stoffa e cresceranno. Purché non cedano alla tentazione d'inseguire troppo la moda che tra l'altro, ultimamente, non sembra premiare più di tanto l'ultraviolenza se solo fine a se stessa. Sarà presto per parlare d'inversione di tendenza, però...

COMMENTO FINALE (se vi schifate a leggere il papiro)
Supereroi, croce e delizia di ogni sviluppatore di videogiochi. Ogni volta che un team riceve l'incarico di realizzare un tie-in di qualche eroe da fumetto, pare abbia luogo una gara di scongiuri, tanto infausto si è rivelato, finora, il fato dei giochi legati a questo genere narrativo. Alex Mercer non è un paladino della scuderia DC o Marvel, anche se nelle sue azioni convivono i retaggi di famosi personaggi come Hulk e Spiderman. Esteticamente, piuttosto, pare un incrocio tra Altair di Assassin's Creed e il tormentato protagonista di Paranoid Park di Gus Van Sant (non lo avete visto? Non vi siete persi nulla, tranquilli!). Però non sfugge al voodoo dei giochi sui supereroi, come già pochi mesi fa la Faith di Mirror's Edge. Il gioco è gradevole, in fondo, ma ricalca dei cliché già visti senza particolari emozioni, a parte l'adrenalina di un massacro senza fine. Se è solo questo che cercate, provate inFamous, oppure, se non avete una PS3, ripescate una copia di un qualsiasi GTA.
 
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Johnny Molotov
view post Posted on 8/4/2010, 20:37     +1   -1




io ce l'ho e l'ho appena iniziato sembra bello xò la grafica è a dir poco squallida x essere un gioco x xbox 360...la storia e la giocabilità bellissimi
 
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leons.kennedy
view post Posted on 9/4/2010, 15:51     +1   -1




bravo zilvio bravo comunque questo è la recensione per il gioco per pc state attenti alle scritte che lascio sotto il titolone di ogni sezione
 
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Johnny Molotov
view post Posted on 10/4/2010, 14:20     +1   -1




ok cmq io parlavo dell'xbox poi nn so su computer cm è la grafica...
 
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leons.kennedy
view post Posted on 11/4/2010, 11:49     +1   -1




lo stesso l'hanno paragonata a quella di GTA 3 per playstation 2 non che faccia schifo ma per la nuova generazione in cui andiamo incontro si poteva fare mooooooooooooooolto meglio
 
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Johnny Molotov
view post Posted on 11/4/2010, 18:22     +1   -1




piu ke altro ho notato ke i volti sn molto poco definiti...nn si sn sprecati nemmeno x il protagonista...
 
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Lord_F@bio
view post Posted on 11/5/2010, 23:30     +1   -1




XD dai... che flop!
 
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Johnny Molotov
view post Posted on 12/5/2010, 12:56     +1   -1




lo so...avrebbero potuto fare molto meglio x la grafica cmq la storia è molto bella
 
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Lord_F@bio
view post Posted on 12/5/2010, 19:21     +1   -1




Ma la grafica gioca un fattore decisivo sul giudizio complessivo del gioco... ma ora che ci penso può essere un difetto della versione x XBOX, non è la prima volta.
 
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Johnny Molotov
view post Posted on 12/5/2010, 21:41     +1   -1




no è stato un difetto dei programmatori del gioco e mi sa ke ci sta a tutte le consolle ma il punto è ke x le capacità dell'xbox si poteva fare molto meglio x la definizione...
 
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9 replies since 8/4/2010, 18:12   25 views
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