Valy_94 |
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| CITAZIONE (Cloud Il Saggio @ 27/6/2010, 11:49) Questo è un capolavoro... In più tempi si ritrova la differenza dell'ideologia amorosa fra questi due amanti, ed è davvero grandiosa.^^ Romeo è un ragazzo che tende a divinizzare questo suo amore, Giulietta è una ragazza che non desidera altro che Romeo e tenta di tutto per stare con lui. Quest'opera è un'enciclopedia del sentimento amoroso, infatti esso è presentato in tantissime sfaccettature. Shakespeare è un genio! Come è mio solito fare, astraggo il contenuto e ne deduco una massima: di ogni singolo elemento del mondo esistono tanti punti di vista, e per comprenderli tutti si deve arrivare all'essenza delle cose. Forse è una riflessione un po' spinta che si distacca dal contenuto del libro, ma a cosa serve leggere se non ti porta a spingerti al di là di ogni frontiera di pensiero? nella tragedia vengono infatti offerte vari punti di vista sul concetto di amore, inteso in modo diverso per ogni personaggio: per Romeo e Giulietta è un sentimento tanto forte da portare alla morte, per Mercuzio è solo carnale, per il padre Capuleti è solo un modo per ottenere prestigio finanziario e sociale, per la balia di Giulietta è a metà tra l'idea di Mercuzio e quello di padre Capuleti e per Tebaldo, il cugino di Giulietta, l'amore non esiste affatto. Un'altro aspetto che mi ha colpito molto in quest'opera è il ruolo predominante del destino: alla fine, ci si ritrova ad ipotizzare una serie di eventi e circostanza che avrebbero portato ad un lieto fine, ma che per colpa del fato avverso ai due giovani non si sono avverate e il loro amore è stato vinto dall'odio delle due famiglie. Alla fine, sono i genitori stessi che portano alla morte i loro figli, e solo per dei rancori mai placati e alquanto inutili.
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